“Autonomia&Indipendenza” ritiene che la consultazione referendaria sia un evento storico per l’associazionismo giudiziario.
Purtroppo, non è stata accolta la nostra richiesta di votazioni telematiche. Ma resta il fatto che tutti i magistrati italiani avranno la possibilità di esprimere la propria opinione sui temi oggetto di referendum, avranno la possibilità concreta di indirizzare l’azione dell’ANM e dello stesso CSM.
Quindi, si tratta di un’occasione da non perdere.
Che deve essere gestita non dai singoli gruppi ma dall’ANM, nell’interesse e in rappresentanza di tutti i magistrati associati.
Pertanto, chiediamo che l’ANM, sinora silente, si impegni a pubblicizzare al meglio l’appuntamento referendario, rammentando a tutti i propri associati i quesiti, nonché le date (che, è bene ribadirlo, sono il 17, 18 e 19 gennaio 2016), i luoghi e le modalità della consultazione.
Chiediamo altresì che la GEC inviti le varie Giunte Sezionali ad organizzare, nell’ultima settimana prima delle votazioni, incontri distrettuali sui temi oggetto dei quesiti referendari. Per fare in modo che la partecipazione sia davvero consapevole e non viziata da pregiudizi culturali, ideologici e, soprattutto, correntizi.
Occorre sganciarsi dalle logiche delle appartenenze, dai giochi correntizi, dalla propaganda, dalla lotta per il consenso elettorale. E concentrarsi sui quesiti, sui contenuti. Questo è quello che chiediamo a tutti, in primis ai responsabili associativi e ai rappresentanti dei gruppi e dell’ANM.
Da parte nostra, siamo pronti a partecipare a tutte le occasioni di dibattito pubblico, per cercare di far valere, con la ragione e gli argomenti, le nostre idee. In particolare, sui carichi esigibili nazionali, che è il tema oggettivamente più sentito e sul quale com’è noto abbiamo concentrato i nostri sforzi (raccogliendo più di 800 adesioni alla richiesta di referendum).
Il Gruppo di Coordinamento di A&I
Quesito 1:
“L’ANM, considerata anche l’entrata in vigore della legge sulla responsabilità civile dei magistrati, dovrebbe indire, a supporto della richiesta di copertura urgente degli organici del personale amministrativo e dei magistrati, la cessazione dell’attività di supplenza svolta dal magistrato, in mancanza del personale amministrativo, nei settori civili e penali quantomeno per sette giorni anche non consecutivi?”
Quesito 2:
“L’ANM deve destinare 1/3 dei contributi versati dai soci, per coprire le maggiori spese di assicurazione che conseguiranno alla nuova normativa sulla responsabilità civile?”
Quesito 3:
“L’ANM, considerata anche l’entrata in vigore della legge sulla responsabilità civile dei magistrati, dovrebbe richiedere al CSM di introdurre entro 60 giorni i carichi esigibili, da intendersi come misura, determinata in cifra secca (come per i magistrati amministrativi), del lavoro sostenibile dal magistrato in funzione degli obiettivi di adeguata quantità e qualità del lavoro giudiziario?”
Quesito 4:
“L’ANM dovrebbe sostenere, con urgenza, presso tutte le sedi istituzionali competenti l’introduzione di norme che prevedano la sospensione dei termini per il deposito dei provvedimenti giudiziari durante il periodo feriale e la possibilità di fissare le udienze a almeno dieci giorni di distanza dal predetto periodo”?
Approfondimenti sui CARICHI ESIGIBILI
Carichi Esigibili e Carichi di Lavoro
Articolo_sui_carichi_di_lavoro_esigibili_1.pdf
Prospetti comparati carichi di lavoro